lunedì 10 marzo 2008

Carrarese una settimana cruciale

Dopo la sconfitta di Poggibonsi (9.3.07) si consolida una tendenza che sembrava solo un momentaneo sfasamento, e la squadra apuana “consolida” la posizione di pieni play-out.

3 punti in 8 gare un goal dall’inizio del nuovo anno, zero vittorie, questi i numeri della più sorprendente inversione di tendenza verificatasi nei campionati professionistici italiani. Dalle stelle alle stalle in 2 mesi. E pensare che il campionato del centenario era iniziato nel migliore dei modi dal punto di vista dei risultati e del gioco. Una Carrarese che così grintosa non si vedeva da anni, notevole infatti anche l’entusiasmo in città dopo i primi strabilianti risultati, entusiasmo che aveva fatto muovere centinaia di tifosi nelle prime trasferte, tifosi anche dopo i primi segnali di arresto non davano cenni di cedimento non facendo mai mancare il proprio sostegno in ogni occasione. Poi i primi risultati deludenti, complici anche arbitraggi un po’ così e un pizzico di sfortuna che non abbandona mai la compagine giallo azzurra, un campagna acquisti di gennaio incredibilmente risicata, e ora i nodi che vengono al pettine.

La contestazione sacrosanta ad una dirigenza incapace di rispondere alle esigenze contingenti (che poi è la prima caratteristica che si chiede a chi ha l’onore e l’onere della gestione di una società sportiva oramai secolare) e fin troppo tollerata per la totale assenza di programmazione (altro cardine della gestione di qualsiasi società). E così la parabola di una città trova la propria nemesi nella squadra cittadina, un gruppo che avrebbe grandi potenzialità, ma che causa di una guida imprenditoriale miope e concentrata solo sui risultati di bilancio immediati, si ritrova in fondo ad una classifica che vede davanti realtà di piccoli paese montani o sperduti tra le campagne toscane che si fa fatica a trovare sulla cartina, senza nessuna storia né tradizione sportiva di rilevo.

E così su chi si scarica la colpa di tali deludenti risultati?

sul mister Loris Beoni, il primo allenatore che aveva fatto vedere agli sportivi Carrarese il primo calcio decente, dopo anni di 0-0 (quando andava bene) e inguardabili prestazioni. Che aveva fatto sognare per la prima volta nella gestione Fontanili i Play-off.

Se la situazione è arrivata a questo punto la colpa del mister è minima se paragonata a chi da 5 anni è incapace di confezionare una squadra prima della metà di agosto, ed anzi considerando quando è riuscito a prendere in mano l’organico, i risultati ottenuti sono stati superiori ad ogni aspettativa. È però sicuro che se non si allunga la panchina alla prima sosta forzata del pezzo insostituibile di turno il reparto crolla e hai voglia di essere un buon tecnico, con i fichi secchi non si fanno nozze.

Guarderemo se questo gesto è una assunzione di responsabilità della società che saprà trovare un sostituto migliore o solo l’ennesimo atteggiamento di miope gestione dell’oggi fatto solo per prendere un po’ di tempo e tentare di tenere buono il “popolo” gialloazzuro che pretendeva delle “teste” per giustificare il magro bottino del 2008.

Che dire poi dei ragazzi che in campo vestono la maglia azzurra? Di sicuro uno su tutti si dovrebbe vergognare, ancor prima per i gesti da lui esternati domenica, nei confronti chi lo ha sempre sostenuto da Giulianova a Basssano, per il fatto che pur essendo un carrarino non si è impegnato a dovere. Poi un professionista certi gesti li evita a prescindere, nei confronti dei propri tifosi di fronte alla generale prestazione della squadra, diventano un insulto inaccettabile per qualsiasi piazza calcistica. Scusarsi a questo punto servirebbe a poco, avrebbe dovuto farlo in campo a fine partita, chiarire. Come possono testimoniare -uomini, prima ancora che giocatori, meritevoli di rispetto come- il capitano e il numero 1, i tifosi azzurri sono in grado di comunicare civilmente i propri pensieri e di sicuro un chiarimento sarebbe stato gradito. Non è avvenuto, peccato! Mussi potrà meditare sul proprio gesto e prendere le decisioni del caso, di chi manca di rispetto non al presidente o all’allenatore ma al motore stesso della passione che fa girare la palla, gli Ultrà.

Resta da attendere l’assurda decisione di far giocare un derby toscano ostile alla città di Carrara, al dei Marmi, dove lo ricordiamo con i debiti distinguo che si devono a due tifoserie non più gemellate, sia i tifosi Lucchesi che quelli Massesi hanno sempre , anche se i maniera diversa, provocato notevole disturbo all’ordine pubblico negli ultimi anni.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bello e bravo sventolino

elkappe ha detto...

GRAZIE!