martedì 6 maggio 2008

Comincio a percepire la paura.


Fini: «L'attacco dei naziskin va punito, ma le le contestazioni della sinistra radicale contro la Fiera del libro di Torino sono molto più gravi».
Con questa frase il neo presidente della camera -figura non politica ma istituzionale- chiarisce fin dall'inizio quale sarà la strada che imbocca il nostro paese con il risultato delle elezioni politiche 2008.

-Una vita innocente, vale meno di una bandiera di un paese "amico"(di Fini).
-è più accettabile l'uccisione senza motivo, che esprimere simbolicamente idee "illegittime" e "politicamente scorrette" (meglio sarebbe dire non gradite al sistema politico-economico dominante)

Fini chiarisce
meglio delle relazioni dell'UCIGOS,
meglio della cronaca infinita di continue aggressioni e impunità di cui si sono resi protagoniste le frange estremiste del sottobosco della destra razziste e intollerante e forcaiola che ha trionfato lo scorso aprile,
meglio delle assurde posizioni del legista che a omnibus stamani cercava di collegare l'omicidio di Nicola al diffuso senso di insicurezza percepito al nord,
dove sia giunto il nostro paese.

Come ci insegna bene la storia del '900 la banalità del male è sconcertante, come la
completa inconsapevolezza di cosa significhino le proprie azioni.


Ogni volta che rileggo quella frase
ho la pelle d'oca,
sento il sangue gelare sulla schiena,
un peso sul petto
mi soffoca
...HO PAURA!

K.