mercoledì 16 settembre 2009

CONTINUANDO A RICORDARE A L D O S A L V E T T I

19 SETTEMBRE 1944 - 19 SETTEMBRE 2009

CONTINUANDO A RICORDARE A L D O S A L V E T T I



"… Catturato dal nemico fu sottoposto alle più inumane torture ed il giovane corpo fu mutilato in ogni parte dalle baionette tedesche. Trascinato sanguinante per le vie del paese, fu inchiodato crocifisso ancora vivente contro un portone, ma non un nome, non un indizio uscirono dalle sue labbra esangui. Prima di esalare l'ultimo respiro, disse ai suoi carnefici: " Conoscerete i miei compagni quando verranno a vendicarmi ". Esempio superbo d’epico sacrificio".



Queste sono le commoventi parole che si possono leggere nella Motivazione della Medaglia d’Oro.

Aldo, giovane carpentiere nato a Mirteto nell’1923 , all’indomani dell’Armistizio

dell’otto settembre non ebbe alcun dubbio con quale parte schierarsi ed entrò,

sotto la guida del comandante Olinto Zaghetti, detto Carmelo, nell’Aldo Cartolari, formazione della Brigata Garibaldi Gino Menconi.



A Sessantacinque anni dal suo disumano assassinio appare più che mai importante mantenerne vivo il ricordo. Ha rinunciato alla sua giovane vita per dare a noi un futuro.



Dobbiamo mantenere viva la memoria della Resistenza. La memoria è un progetto, non è un archivio didattico. E' un processo attivo d’elaborazione e di costruzione del futuro. Fortini diceva: noi possiamo imparare dal nostro passato unicamente nella misura in cui abbiamo interesse a costruirci un futuro.



I continui progetti di stravolgimento della Costituzione repubblicana minano i valori della Resistenza per i quali Aldo Salvetti ha sacrificato la vita. L’Italia deve continuare a riconoscersi in essi. Uno Stato che deve la sua Carta Costituzionale, una tra le più moderne, al sacrificio del ”popolo della macchia” deve fornire, prima di tutto tramite la scuola, anticorpi atti ad impedire gli effetti deleteri provocati dal triste fascino che certe sigle di matrice nazifascista tornano ad esercitare sui giovani. Le nostre scuole sono divenute un luogo dove cercare adesioni mentre lo Stadio è divenuto un luogo d’apprendistato per questi giovani, pronti a colpire tutti coloro che non sono a loro omologabili. Assistiamo all’incremento delle brutali aggressione nei confronti di migranti, omosessuali, giovani che portano sul petto e nel cuore quei simboli del lavoro che per il nostro Paese significano pace, democrazia, solidarietà, difesa dei diritti di tutti.

Questi episodi ci obbligano ad un’ accurata e attenta valutazione.Basta con le miopi e sommarie analisi tendenti a liquidarli come semplici fatti isolati opera di qualche esagitato.



Questi “mazzieri” stanno creando un problema di sicurezza. E il nostro Governo, che molto a cuore ha il tema della Sicurezza Pubblica, risponde istituendo le ronde,permettendo la costituzione d’una vera e propria polizia di partito. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e sconcertante è lo spessore morale dei capi di questi sedicenti volontari per la sicurezza sociale.



Perché in questa Provincia, prima Provincia italiana Medaglia d’Oro della Resistenza, i rigurgiti fascisti trovano così significative collusioni e coperture? A chi servono i fascisti oggi? Chi vuole cancellare la memoria, i valori civili e democratici su cui è stato costruito questo Paese?



I Partigiani, lottando per la Libertà di tutti, con il loro sacrificio ci hanno consegnato un Paese che speravano definitivamente affrancato da ogni forma d’ingiustizia sociale. E sicuramente sognavano un futuro diverso per i figli dei loro figli.



Con i recenti tagli e la recente “destrutturazione” della scuola operata dalla Gelmini essi vedono compromessa la loro educazione scolastica, la loro formazione culturale e personale, vedono ridotta la possibilità di formarsi un adeguato senso critico, fondamentale per l’interpretazione dei fatti attuali attraverso una giusta correlazione agli avvenimenti passati. La riduzione dei programmi non permetterà l’approfondimento della storia del Novecento e farà ancor più dell’Italia un paese in amnesia.

Dobbiamo assumerci l’impegno di tener viva la memoria del nostro passato recente e oggi vogliamo ricordare con efficacia Aldo Salvetti e il suo alto spessore morale, la cui integrità non può certo essere compromessa dagli incivili sfregi con cui, negli anni scorsi, sono state imbrattate le opere che lo ricordano.

Le scritte si cancellano l’esempio, i valori, gli ideali rimangono.



Sabato 19 Settembre, alle ore 16 e 30

a Castagnola, in via Tecchie,

nel 65° anniversario della sua morte,

deporremo dei fiori sul cippo che ricorda a tutti l’esemplare estremo sacrificio del giovane operaio comunista Aldo Salvetti



Invitiamo tutta la città, democratica ed antifascista, ad essere presente insieme a noi in questo semplice gesto e a riflettere, in questo tempo di crisi, della politica e della democrazia, prima ancora che economica, sull’insegnamento che questa fulgida figura di eroe della nostra terra continua a donarci.



Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Federazione di Massa Carrara

Coordinamento Comunale di Massa

2 commenti:

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