tag:blogger.com,1999:blog-4946544362792721310.post1142210396297435269..comments2016-05-03T23:48:23.859+02:00Comments on collettivo.carrara: Zingari Razzismo e la destra apuana...Unknownnoreply@blogger.comBlogger8125tag:blogger.com,1999:blog-4946544362792721310.post-50695458260428440932007-12-07T15:04:00.000+01:002007-12-07T15:04:00.000+01:00segnalo che in una lettera al Tirreno di oggi , di...segnalo che in una lettera al Tirreno di oggi , di proprietari di cani che si lamentano dell ordinanza del sindaco( multe a chi porta cani senza guinzaglio), gli zingari vengono definiti ladri e paragonabili appunto ai cani..<BR/><BR/>ale maggianiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4946544362792721310.post-73193878207009513322007-12-07T14:45:00.000+01:002007-12-07T14:45:00.000+01:00diogneto credo che lorenzo sia l'alter ego di papa...diogneto credo che lorenzo sia l'alter ego di papa ràzzinghe...marcohttps://www.blogger.com/profile/14173932941174584078noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4946544362792721310.post-38915805655963146962007-12-07T14:42:00.000+01:002007-12-07T14:42:00.000+01:00Ma dio cane Carlesi sei tu che parti prevenuto nei...Ma dio cane Carlesi sei tu che parti prevenuto nei miei confronti! Ho forse parlato di superiorità o inferiorità?<BR/>Ho detto che la nostra è "una società più evoluta" rispetto alla comunità dei nomadi, e non mi sembra che il mio concetto sia così lontano da quella che tu dici essere appunto "la società più numerosa, più ricca e quindi maggiormente responsabile".Il mio infelice "scendere a patti" vuole avere un significato analogo al tuo " assumersi le responsabilità". Ora non cagarmi il cazzo, perfavore!<BR/>E poi la critica che tu rivolgi all' integrazione cela come presupposto l'idea che ci sia un'ideantità, la nostra, che ne assorbe e ne distrugge un'altra senza esserne modificata. Questa è l'idea malata di identità che critico e che cerco inutilmente di farti capire da tempo! E' questo che intendo con "identità guerriere", e quindi in questo caso sei tu a mettermi in bocca concetti che non intendo esprimere. L'integrazione di un elemento all'interno di quella che può essere definita una categoria, ridefinisce la natura della categoria stessa; quindi se il termine integrazione ti sdegna, parlerò di "con-fusione" di identità culturali, che appunto si fondono insieme. La tua con-vivenza, ti assicuro, si legittima su dei confini arbitrari e soprattutto su un concetto di identità insostenibile in questa era...<BR/><BR/>A parte le precisazioni sintattiche e lessicali, il mio intervento voleva:<BR/>1) sottolineare che riguardo al problema della convivenza/integrazione è fuorviante tirare fuori la storia dei campi di sterminio per strappare una lacrima e far vedere ancora una volta quanto sono cattivi i fascisti.<BR/>2) mettere in luce che alla radice del razzismo c'è un'idea malata di identità, incapace di pensare l'opposto e il diverso se non in funzione dell'identità stessa<BR/>3)cercare di capire su quali nodi potrebbe essere più facile impostare un'idea di convivenza/integrazione<BR/>4)prendere in esame la metamorfosi che trasforma ciò che per noi è scarto in un valore economico per altri, e cercare di capire quali trasformazioni può determinare a livello dei valori culturali.marcohttps://www.blogger.com/profile/14173932941174584078noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4946544362792721310.post-35409940015909725922007-12-07T13:04:00.000+01:002007-12-07T13:04:00.000+01:00scusate la curiosità,a chi è il lorenzo di cui ave...scusate la curiosità,a chi è il lorenzo di cui avete parlato negli altri blog? grazie diognetoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4946544362792721310.post-19124911600347440712007-12-07T12:37:00.000+01:002007-12-07T12:37:00.000+01:00Caro Marco come sempre da quando ci conosciamo non...Caro Marco come sempre da quando ci conosciamo non hai capito un cazzo. va be ma questo si sapeva , il problema è che mi metti in bocca cose che non ho mai detto e non penso.<BR/>io quando paragono gruppi organizzato non parlo mai in termini di superiorità-inferiorità, maggior o minor evoluzione.<BR/>La nostra società stanziale è più numerosa e più ricca, è quella che detiene i vari poteri e conseguentemente ha maggiori responsabilità. Inoltre ha anche la presunzione di poter decidere per i nomadi stessi, legiferando sopra alla vita di queste persone senza interrogarle, e in questo senso si assume anche l'onere di risolvere il problema dato dalla diversa visione del mondo.<BR/><BR/>altra parola che rifiuto in toto è integrazione, che per me è l'anticamera dell'assimilazione ovvero della distruzione di una cultura in favore di un altra. <BR/>Io pèarlo di convivenza e per ottenerla è necessario un dialogo, diritti e doveri, il contrario di ciò che stanno facendo le amministrazioni di centro Sx che pongono solo doveri caplestando diritti. <BR/>Certamente il disagio delle società stanziali di fronte a quelle nomadi si fonda sia sulla mendace campgna stampa ma anche su un fondamento reale di disagio economico determinato in gran parte dall'avvento della società indusriale organizzata, a cui con difficoltà si può adattare una cultura nomade che basava i propio sostentamento su artigianato ed intrattenimento.<BR/>Oggi l'intrattenimento è fatto con grandi capitali e nuove forme di comunicazione, l'artigianato è sparito, è rimasto solo il commercio di metalli, ma ovviamente il margine è basso e nel disagio è facile cadere in tentazione.<BR/> E' vero la comprensione non basta a risolvere il problema ,ma è la premessa necessaria per il dialogo.elkappehttps://www.blogger.com/profile/17640568457353247122noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4946544362792721310.post-84325716173944263832007-12-07T11:29:00.000+01:002007-12-07T11:29:00.000+01:00Carlesi, ma il ricorso al commovente filmato sui c...Carlesi, ma il ricorso al commovente filmato sui campi di sterminio, argomento con il quale è inevitabile ottenere un minimo di consenso dai lettori, serve come presupposto per capire qualcosa di più dei rom? o è solo un'arma da sfoderare contro il nemico nero vestito?<BR/>Cercare lo scontro con l'avversario politico significa solamente portare in primo piano una eterna e inconcludente lotta ideologica, a discapito del contenuto concreto di un problema attuale. In questo modo il duello tra destra e sinistra eclissa il problema vero, cioè l'integrazione delle culture nomadi nella nostra società.<BR/><BR/>Come dicevamo quella sera a cena, e mi pare fossimo entrambi d'accordo, è chiaro che ai nomadi non gliene frega un cazzo di lavorare, perchè il concetto di lavoro del nomade è profondamente diverso da quello che la nostra cultura ha elaborato e sul quale ha costruito la propria idea di collettività e appartenenza. Quella sera tu dicesti, in sintesi, che siccome la nostra società è più evoluta, tocca a noi scendere a patti e trovare un compromesso con i più deboli, e mi facesti anche l'esempio ammirevole di quel sindaco di An. Allora forse è in questi termini che il problema andava posto.<BR/>La demagogia xenofoba di tanta destra italiana, non solo apuana, ha riscosso tanto successo perchè fa leva sul sentire attuale della gente e sul loro presente stato di paura e insicurezza, di certo manipolato e creato ad arte dai media, ma comunque attuale e reale. Rispondere a questa potente demagogia con la storia dei campi di sterminio non può davvero essere efficace. E' una storia lontana dai cuori della gente e soprattutto è una storia che richiede una preparazione culturale che troppi giovani oggi ignorano, ed è naturale che per loro sia più facile aderire al "boia chi molla", così come è più facile imparare saluto romano.<BR/><BR/>Vorrei lasciar perdere lo scontro con la destra e proporre un'altra prospettiva, rifacendomi al tuo esempio del sindaco di An.<BR/><BR/>I nomadi, così come tutti i disadattati e i non-integrati, vivono degli "scarti" materiali e culturali di questa società, mentre all'interno delle mura di essa, il problema degli scarti sta diventando sempre più urgente e ingombrante. E' qui, forse, sta il nodo che potrebbe unire due culture e due mondi profondamente diversi. Ciò che per noi è uno scarto per altri si trasforma in risorsa, così come accade in natura e nel regno animale. Ciò che per noi non ha più valore per altri è un valore. Il VALORE non è da intendere in un senso strattamente legato all'economia dei capitali e delle risore, ma deve essere esteso anche all'"economia della cultura". Mi rendo conto che dovrei precisare molte, troppe cose per non restare così astratto, ma questo non è il luogo adatto. Se vuoi Kappè, o chiunque altro, se ne riparla in altra sede...marcohttps://www.blogger.com/profile/14173932941174584078noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4946544362792721310.post-89016352040400859892007-12-07T09:48:00.000+01:002007-12-07T09:48:00.000+01:00mammamia che tristezza...vabb...cmq sventolino puz...mammamia che tristezza...vabb...cmq sventolino puzza...Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4946544362792721310.post-68999045582936504222007-12-06T22:11:00.000+01:002007-12-06T22:11:00.000+01:00gli dedico quelli che benpensano:http://it.youtube...gli dedico quelli che benpensano:<BR/>http://it.youtube.com/watch?v=ivpS48MuAGY<BR/><BR/>VERGOGNATI!Anonymousnoreply@blogger.com