sabato 15 marzo 2008

Risposta ad Assindustria:

Leggendo il comunicato pubblicato Venerdì 14 Marzo da Assindustria ci sorge spontanea un dubbio: conoscono lor signori il significato della parola moderno? O ancora meglio hanno idea in quale anno del signore ci troviamo?

dal comunicato diramato deduciamo che:
o le poste hanno impiegato oltre 2 secoli a consegnare la missiva alla stampa locale,
o i nostri imprenditori hanno una strana idea della modernità.

Pare infatti che la sofferta decisione di licenziare un lavoratore sia cosa buona e giusta, un diritto delle aziende, che esercitano con sofferenza un atto necessario al buon funzionamento del sistema, mentre prendere le difese di sacrosanti diritti, ad esprimersi, a criticare, ad essere liberi, e prima ancora a pretendere sicurezza sui luoghi di lavoro, sia una cosa antica vecchia, fuori moda.
Adesso che di moda non siamo mai stati degli appassionati, al contrario di lor signori è cosa risaputa, sartorie ne bazzichiamo poche, con mille euro al mese non è così facile,
ma da qui a farci dare lezioni di modernità da dei padroni del vapore ce ne passa. Gli unici che sfidano il progresso e lo sviluppo dei tempi sono coloro che credono di poter giocare con le vite dei loro dipendenti come si trattasse di cose loro private. Il lavoro invece è la più sociale e pubblica delle attività perché è il fondamento della nostra Repubblica, come recita il primo articolo della costituzione. Sì il primo articolo di una Costituzione così obsoleta e fuori moda che da antifascisti pretendiamo ancora di difendere, perché uno degli ultimi baluardi, assieme allo statuto dei lavoratori, che permette a noi giovani di guardare al futuro, se non con serenità -vista la qualità dell’imprenditoria locale e del potere che i precedenti governi hanno messo loro in mano- almeno con un briciolo di speranza.


Giovani Antifascisti di Carrara

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