mercoledì 17 settembre 2008

Scuola, Università, Ricerca: come difendere il carattere pubblico dell’istruzione?

Sabato 20 ore 14.00
Centro Congressi S. Spirito, piazzale Frondizzi Festa nazionale "essere comunisti" Gubbio

Scuola, Università, Ricerca:
come difendere il carattere pubblico dell’istruzione?

  • Maria Campese Insegnante, Direzione nazionale Prc
  • Riccardo Messina Coordinatore nazionale Fgci
  • Federica Musetta Coordinatrice nazionale Udu
  • Francesco Epifani Senatore Accademico Studenti di Sinistra - Firenze
  • Simone Oggionni coordinamento nazionale Gc
  • Coordina Stefano Carlesi dottorando Università di Pisa, G&C essere comunisti

Nei pochi mesi estivi il governo di centro-destra ha attaccato frontalmente il già debole sistema di istruzione pubblica dalle elementari all'Università: in giugno con la manovra finaziaria di Tremonti e il decreto Aprea, in agosto attraverso il disegno di legge presentato dal Ministro Gelmini contenente provvedimenti urgenti su scuola, Università e ricerca.

Con questi tre provvedimenti riprende immediatamente la demolizione da dove l'aveva lasciata la Moratti, ossia dal ribaltamento del concetto di'istruzione pubblica sancito dagli articoli 3, 30 e 33 della Costituzione. Il fine è quello di introdurre in Italia un modello scolastico di ispirazione anglo-americana fondato sul dualismo pubblico privato dove la parola "pubblico" significa: "istruzione al consumo, all'adattamento e la formazione tecnicistica" per i più, mentre "privato" "istruzione di qualità per i pochi che sono disposti ad investire sul proprio futuro, o tramite danari familiari o tramite prestito".

Di fronte ad un attacco a tutto campo contro i pilastri del sistema pubblico dell'istruzione democratica e all'affermazione di una scuola leggera che punta alla preparazione per un lavoro flessibile e alienato piegato alle esigenze della produzione senza più badare all'uomo e al cittadino, la sinistra politica, quella sindacale e quella di movimento non sembrano trovare un terreno comune di collaborazione per salvaguardare e rilanciare un'IDEA di scuola pubblica democratica. Dopo soli 4 mesi di governo dell'attuale maggioranza, in uno scenario politico e sociale inedito, riteniamo che sia già adesso irrevocabile la ricerca di uno spazio condiviso per aprire un confronto tra tutti i soggetti che vivono attivamente il sistema di istruzione italiano dalle elementari all'Università.

Non abbiamo pretese di risolvere il problema, sappiamo che la realtà alle volte è peggio di quanto sembri, ma da comunisti pensiamo che oggi sia più che opportuno un dialogo franco e allargato con tutte quelle forze che cercano di difendere il sistema pubbico dell'istruzione. Con laicità e massima disponibilità mettiamo a disposizione un momento della nostra festa nazionale per rilanciare e difendere la formazione pubblica democratica. Il 20 settembre a Gubbio, alla festa nazionale della rivista "Essere Comunisti".

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