lunedì 11 febbraio 2008

Polemiche sulla giornata del ricordo


Brave gente all'opera...Italiani in Jugoslavia 1942



Recentemente la stampa ha dedicato ampio spazio alla giornata del ricordo ed alle relative polemiche suscitate da alcune esternazioni di politici locali; tale attenzione, invece di produrre nuovi elementi di chiarezza storica su tali fatti, ha creato ulteriori confusioni se non addirittura falsificazioni. Alcuni settori della politica non perdono occasione per strumentalizzare le tragedie verificatesi alla fine del secondo conflitto mondiale sul confine orientale per alimentare squallide polemiche tutte locali. Tali interventi non solo non concordano tra loro sull’entità e le dimensioni della tragedia( si vedano gli articoli comparsi domenica sul quotidiano locale La Nazione nella cronaca di Massa e in quella di Carrara), ma omettono vistosamente di ricordare cosa accadde tra il 1920 e il 1941 in Dalmazia ed in Istria e quali orrendi crimini perpetrò l’Esercito italiano tra il 1941 e il 1943, e quello repubblichino tra il ‘43 e il ’45, anni in cui il regime fascista si comportò con quelle popolazioni (si vedano a titolo di esempio la circolare Roatta, e la gestione del lager dell'isola di Rab) come i Nazisti occupanti fecero da noi (S.Anna di Stazzema, Vinca, Bergiola, Forno ecc....)

Se proprio si vuole parlare di morti "di serie B" sul confine orientale (oscena definizione che mutuiamo dai suddetti articoli), dobbiamo anche parlare delle popolazioni slovene e croate e di tutti i popoli invasi che hanno subìto decine di migliaia di uccisioni e deportazioni ingiustificate soto occupazioni fascista. Se in questi anni è da rilevare qualcosa di “vergognoso” (anche qui i termini sono presi a prestito) nella celebrazione della “ giornata del ricordo” allora bisogna citare la completa rimozione delle colpe della politica colonialista e razzista del regime, che ha infangato con queste sue azioni vili il tricolore italiano.

Come Antifascisti Apuani non possiamo che dirci disgustati da tali basse strumentalizzazioni e speriamo che le autorità locali sappiano valutare opportunamente da quali scopi siano mosse e comportarsi di conseguenza.

G.C.; F.G.C.I.; G.S.; Giovani Antifascisti di Carrara.

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