lunedì 19 novembre 2007

Sabato 17 novembre. Un bilancio in cifre.



Come sempre quando si assiste ad un evento importante, di rilievo nazionale, è riflesso quasi incondizionato andarsi a vedere come la stampa tratta dell’argomento. Spassosa constatazione della distanza-vicinanza che lega il lettore al giornalista. Aprendo il Giornale on-line (clicca qui per andare all’articolo) si assiste ad un curioso bilancio del corteo di Genova. Inoltre Sabato si è svolta la strabiliante raccolta di firme di Silvio per mandare a Casa il governo Prodi…tralasciando l’acume politico dimostrato in queste ore hihihih :-) . Anche qui ci sono dei numeri su cui ragionare.

Prendendo spunto dai dati riportati, armato di calcolatrice, mi permetto di fare qualche divisione:

-50.000 + o – i manifestanti arrivati nel capoluogo ligure

-20.000 quelli stimati dalla questura

>Cambio internazionale praticato 2,5 , hanno fatto di peggio.

-800 i poliziotti in borghese presenti al corteo

-20.000 i manifestanti

> Poliziotti in borghese 1 su 28 partecipanti , ma non era un corteo per “infagare le forze dell’ordine”. A leggere questi numeri si direbbe che la DIGOS è l’organizzazione che ha portato più persone al corteo, prossima volta vogliamo anche lo striscione e il camion con la musica!

-200.000 euro di costi al comune di Genova causati dal corteo secondo la Dot.ssa Mariangela Danzì

-30.000 per gli straordinari dei 100 Vigili impiegati.

-30.000 per gli straordinari dei 60 spazzini


>un vigile costa 300 euro di straordinario a giornata

>uno spazzino 500 !! e poi dicono che questi lavoratori dipendenti non arrivano a fine mese…

>e i restanti 140.000? il Giornale non si interroga. Ah sì sono le cene che ha pagato il comune per rifocillare i manifestanti dopo 4 ore di Tramontana. Grazie dot.ssa DANZI!

E quanto sono costati i 700 lavoratori in borghese che non hanno dovuto muovere un dito? Non è una domanda lecita probabilmente.

Passiamo ora a valutare invece le 8.000.000 di firme. Accidenti 8 milioni di firme un italiano su 7 è andato al gazebo. A Carrara siamo si e no 60.000 a massa idem ,giusto?, ergo per stare in media sarebbero dovute andare circa 8.500 persone per città. Considerando che FI è anche il primo partito a Carrara! Dai facciamo circa 7.000. Se andiamo a vedere gli appuntamenti del banchetto dal sito degli Azzurri di Carrara (clicca qui ci sono anche le foto con le interminabili code :-) vediamo che i banchetti per firmare tra Sabato e domenica sono stati aperti:

Sabato 17 Novembre dalle ore 9.00 via Roma - piazza Matteotti

E dalle ore 15.00 piazza Ingolstad c/o Lombardi

Domenica 18 Novembre – dalle ore 15.00 via Roma - piazza Matteotti e dalle ore 15.00 piazza Ingolstad c/o Lombardi.

Ergo circa 16 ore di attività, 960 minuti, quindi circa 8 persone al minuto 7,5 secondi a firma! Dico, almeno un briciolo di coda si sarebbe dovuta creare, o no?

Mi spiegate perché Sabato mattina a Massa, in piazza Aranci ho osservato due poveri disgraziati al freddo sotto il gazebo con nessuno di fronte per almeno mezzora, e a Carrara domenica pomeriggio con l’apertura dei negozi durante una fiera, una discreta quantità di persone in giro, ho assistito alla stessa triste scenetta?

Misteri della numerologia Berlusconiana!

K.

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